Da tempo sentivo parlare di una pizzeria dove la cucina era simile all'alchimia, dove lo chef sfruttava tutte le forze della natura, dove le pizze erano magiche. Gli amici italiani non sapevano, o non volevano, dirmi come trovare questo posto. Avevo raccolto qualche indizio e sapevo che la regione era la Campania, ma non ero ancora riuscito a capire dove si trovasse esattamente.
Poi, per puro caso, mentre pianificavo una ricerca di case nella zona, un agente immobiliare mi consigliò un piccolo hotel "dove fanno la pizza più buona". Mi ero imbattuto nel luogo giusto? Alcune telefonate hanno confermato la mia intuizione. Prenotai immediatamente i voli per Napoli, noleggiai un'auto, prenotai una camera e comprai una mappa.
Immagino che mi aspettassi un posto grandioso, magari un antico palazzo , un tempio della cucina italiana, ma la Pizzeria Anna, nella piccola città di Agropoli, è un posto senza pretese. La sala da pranzo è illuminata a giorno, nessuna delle sedie o dei tavoli è uguale all'altra e ci sono tre televisori che trasmettono programmi di calcio e giochi. Ho ordinato la pizza a sorpresa, che si è rivelata essere divisa in otto sezioni, ognuna delle quali rappresentava una diversa selezione dal menu. È arrivata come un quadro, come un capolavoro che si vede, si annusa e si mangia. La base era leggera e croccante - non troppo croccante, ma neanche troppo morbida o spugnosa. Una sezione era costituita da un assaggio della notevole e rara duchessa, una pizza al prosciutto e al purè di patate, il cui sapore era molto più buono di quanto sembrasse, e non era per nulla stucchevole o insipido.
Un'altra sezione conteneva calamari perfettamente cotti e gamberi enormi e succulenti. Un'altra ancora era un triangolo di insalata, con foglie di rucola, scaglie di carota e quelli che credo fossero fiori di zucca. Altrove c'erano mozzarella cremosa, basilico profumato e una salsa di pomodoro ricca, dolce, quasi fruttata. Viaggio regolarmente in Italia e mangio molta pizza, quindi credetemi quando vi dico che questa era straordinaria.
La Pizzeria Anna è gestita da Anna Scola. Il marito Domenico è lo chef o pizzaiolo; le figlie Caterina e Maria Carmela sono le cameriere. Il soprannome di Domenico è Baffo, che significa baffi, per via della sua peluria. Le ragazze sono conosciute come lo staff Baffo. Nonostante l'atmosfera rilassata, la cucina è gestita con la massima serietà. Sulle pareti ci sono certificati che attestano che i pomodori utilizzati per la salsa sono effettivamente pomodori San Marzano dolci coltivati alle pendici del Vesuvio, ci sono lettere incorniciate che assicurano ai clienti che la mozzarella proviene sicuramente da bufale allevate nei prati paludosi a nord di Napoli. Ci sono citazioni di numerose organizzazioni: L'Associazione Verace Pizza Napoletana e La Nazionale Italiana Pizzaioli. Il biglietto da visita di Baffo recita "specialista nella ricerca e nello sviluppo della nobile arte della pizza". La Pizzeria Anna ha persino un proprio vigneto che produce i vini perfetti per accompagnare il cibo. Non posso che raccomandarla.
